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Fran Allen ZIMMERMAN, Vik PALMIERI
Dal Mare al Carcere è un viaggio poetico che attraversa il buio delle prigioni, il silenzio dei sommersi e le voci spezzate di chi lotta per non essere dimenticato. Con una narrazione intensa e potente, il libro unisce testi poetici, cronache visionarie e dichiarazioni di ribellione, intrecciando temi come l’ingiustizia sociale, la resistenza, e i diritti umani. Attraverso le parole di autori come Vik Palmieri e Fran Allen Zimmerman, ogni pagina diventa un grido contro l’oppressione, un invito alla riflessione e un atto di resistenza poetica. Dai muri del 41-bis al Mediterraneo che inghiotte vite, dai campi di battaglia dei diritti umani alle sbarre delle carceri, questa raccolta trasforma il dolore in una scintilla di lotta e di speranza. Un libro dedicato a chi crede nella poesia come strumento di cambiamento e denuncia sociale, capace di dar voce a chi è stato messo a tacere. Dall’Introduzione: Dal Mare al Carcere è un viaggio poetico che attraversa il buio delle prigioni, il silenzio dei sommersi e le voci spezzate di chi lotta per non essere dimenticato. Con una narrazione intensa e potente, il libro unisce testi poetici, cronache visionarie e dichiarazioni di ribellione, intrecciando temi come l’ingiustizia sociale, la resistenza, e i diritti umani.  
Vik PALMIERI
Mi sono ritrovato a trattenere il respiro, senza nemmeno rendermene conto, affondando sempre più in una vita che non mi apparteneva, una vita fatta di schemi e silenzi.Poi, è successo qualcosa. Un impulso, un bisogno primordiale di risalire in superficie, di ritrovare quel respiro che avevo smarrito
Paolo BATTISTA
La nuova raccolta del poeta avellinese dopo 5 anni di pausa: «In un mondo sempre meno empatico, l’urgenza è stimolare le persone all’umanità e alla bellezza. Scrivo della mia intimità ma tocco temi universali». – OrticaLab.it Questo libro ci dice che in un certo senso siamo tutti malati, non meno di chi si abbandona al whisky, alla birra, ad una canna o ad altro. Siamo malati della vita malata che svolgiamo ogni giorno. Nel buio il poeta ha tuttavia le sue “scintille”, alcune davvero straordinarie. Ho riletto più volte “Devo farci i conti con me stesso”, “Sotto il cielo malato delle dieciecinquantadue”, “La fine del giorno”, “Aprilecoviddiciannove”,  “Libertà” e “Testamento”. Il libro, tuttavia, non va letto come una biografia. Sarebbe l’errore più grave. Qui non si parla di una vita, non è la vita di un uomo, semplicemente, è metafora dell’umanità, è metafora di questi miliardi di esseri umani, che storditi di qualcosa corrono verso il vuoto. Solo se prendiamo coscienza di questo, potremmo leggere l’autentica poesia di queste pagine. Dalla prefazione di Paolo Saggese
Mary COTUGNO

Mi sono vestita di fuoco” è una silloge screziata di elementi molteplici, presentati al lettore nel «dolce conforto della pacifica convivenza/ tra il bianco e il nero/ tra cielo e terra» (Armonia degli opposti).

Questo intento investe il linguaggio utilizzato, moderno con lampi di antico, sospeso tra due dimensioni.

Dai versi emerge un autoritratto femminile, anch’esso dicotomico, che fa del desiderio il suo motore primo: nella tensione dell’io lirico vi è, in nuce, l’anelito simultaneo alla congiunzione e alla distruzione. 

Dalla prefazione di Maria Pia Dell’Omo
Enzo PALMIERI

Questo libro è un viaggio attraverso le emozioni più profonde dell’animo umano, esplorate con sincerità e intensità. Amore e morte, spesso visti come opposti, si fondono in un’unica esperienza esistenziale, dove l’uno non può esistere senza l’altro.

La bellezza di queste poesie risiede nella loro capacità di toccare corde emotive universali, parlando direttamente al cuore del lettore e invitandolo a riflettere sulle proprie esperienze di amore, perdita e ricerca di significato.

Monica ATTANASIO
Dalla Prefazione ad “Invisibili” di Monica Attanasio: «Ho iniziato a scrivere in quarta elementare, sfogando le violenze subite in famiglia con la poesia (…) utilizzo la poesia per prendere una distanza emotiva dalle situazioni in cui sono coinvolta. È uno spazio di solitudine per la riflessione e la formazione del mio metapensiero per la comprensione di realtà che non riesco a capire razionalmente, permettendomi di fare ordine mentale. È il modo attivo ed intimo in cui il mio corpo agisce d’istinto».  
Fran Allen ZIMMERMAN, Consuelo GIANGREGORIO, Mariaurora TERLIZZI

In mezzo al degrado umano parcheggiato in fondo alla notte sotto le luci al neon della giungla industriale, ritrovo la vita. Ritrovo “Howl” di Allen Ginsberg.  Lì voglio restare. Entrando ed uscendo dai vicoli scuri della poesia, attaccata da visioni e sogni lucidi. Da morti e sommosse. Da urli sotterrati, da corpi incendiati, da vomiti di paure. Lì voglio restare. Presente alla musica d’arte e d’ascolto.

Al dolore e alla rabbia. A divorare libri che sanno di un presente fatto di parole in rivolta e di Anne Waldman, la poeta che parla veloce. Ho tanti urli che mi porto addosso. Di me solo resta un atto continuo di poesia collettiva resistente. 

(dall’Introduzione di Fran Allen Zimmerman) Leggi l’anteprima
Biagio ACCARDI

La poetica di Biagio Accardi partecipa alla sofferenza dell’umano, mostra il paradosso e l’assurdità dei meccanismi artificiali della società post-industriale che imprigiona in vite frenetiche e senza senso, non tace dell’arroganza e della pochezza degli uomini invischiati in piccole gabbie che essi stessi si creano.

Leggi anteprima
A.A.V.V.
TORNO SPESSO – UNO SGUARDO SU CHI VA, CHI TORNA E CHI RESTA a cura di Alessandro Paolo Lombardo Che rapporto c’è tra l’inesorabile processo di spopolamento delle aree interne e la carenza di luoghi di produzione e diffusione della cultura? E’ davvero solo questione di lavoro, di sbarcare il lunario? Nonostante gli “innumerevoli” sforzi dei vari amministratori che si susseguono nel tempo, la diaspora è irrefrenabile ed è data per scontata, come la pioggia. Ci si chiede mai perché piove? L’opera è stata pubblicata grazie a fondi della Regione Campania nell’ambito del finanziamento dell’omonimo progetto e distribuita a titolo gratuito nelle sedi istituzionali del progetto e nei circoli Arci.
Vittorio PALMIERI
L’inchiostro di Vittorio Palmieri sembra piovere da un Olimpo in tempesta, da cui la Musa Euterpe si diverte ad insidiarlo con improvvise ed impellenti urgenze di poesia, mentre Eros e Thanatos deviano i suoi incantesimi di allegrezza, sfoderando le armi del tempo e della caducità umana. La ricerca delle bellezza, nei labirinti della sua mente, viene orientata da indicazioni scarlatte sui muri briciole di cenere tra i piedi, non risparmiando oscurità ai versi, che si imbattono nella prosa di una vita senza scampo. Nel suo continuo oscillare tra sonno e veglia, tra visioni oniriche e impatti brutalmente reali con le immagini del mondo, il sangue è l’elemento che ritorna nei testi dell’autore, a ricondurre ai corpi e alle loro precarietà le fughe della fantasia. (dalla Prefazione di Emi Martignetti) Leggi l’anteprima
Angelo A. IZZO
Uscita prevista settembre 2025
Athena MARYAM FEDELE; Livia MESSINA
Uscita prevista settembre 2025
Paolo BATTISTA
Uscita prevista settembre 2025
Francesca FALLARINO
Uscita prevista settembre 2025
Sara CELLA
Uscita prevista settembre 2025
Angelo A. IZZO
Uscita prevista per settembre 2025

Introterra Edizioni, fondata nel 2021, è una casa editrice indipendente specializzata nella poesia. Si dedica prevalentemente alla pubblicazione di opere poetiche, ritenendo che il linguaggio della poesia rappresenti il mezzo letterario più efficace per denunciare il disagio sociale e promuovere la bellezza come strumento di resistenza e trasformazione.

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